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  • Un dg esperto e un allenatore giovane e vincente: la Salernitana sa come ripartire

    Un dg esperto e un allenatore giovane e vincente: la Salernitana sa come ripartire

    • Oreste Tretola
    Non solo una rosa da rifondare, ma anche una dirigenza da rifondare. Dopo il 30 giugno prossimo, che segnerà l’addio di Walter Sabatini, andrà riempita la poltrona da dg. Danilo Iervolino e Maurizio Milan lo sanno, sono in stretto contatto; si sono incontrati già a Roma e lo rifaranno. Anche con lo stesso Sabatini ci si sta confrontando su profili da valutare e possibili nomi. La Salernitana cerca una figura dirigenziale che sia di campo, che viva a Salerno e che respiri giornalmente l’atmosfera del centro sportivo, cose Sabatini non ha potuto fare per ovvie problematiche fisiche. Insomma un direttore generale e sportivo, che conduca il mercato e sia punto di riferimento per allenatore e giocatori, ma che dovrà gestire il mercato ma anche altre situazioni operative extra campo. Il club granata cerca una figura che si occupi di calcio e non solo, fungendo da supporto costante in presenza alla squadra, ma anche da supporto imprenditoriale al patron.

    Abbandonata la pista Foggia, con il quale ci sono stati solo contatti a marzo, Iervolino e Milan hanno ben chiaro l’identikit, un dirigente alla Angelozzi o alla Sogliano, esperto e che conosca la Serie B. Il dirigente siciliano si sta giocando la salvezza col Frosinone, costruito a costi contenuti con prestiti dalle big (Barrenechea, Soulé, Kaio Jorge, Zortea, Okoli, Cheddira). Angelozzi avrebbe quattro anni di contratto, il condizionale è d’obbligo perché potrebbe liberarsi a fine stagione, soprattutto in caso di retrocessione del club del presidente Stirpe. In B sarebbe un lusso: l’ha vinta con Lecce, Spezia e appunto Frosinone. Sogliano ha quasi dovuto smantellare la rosa del Verona a gennaio, trovando però gli innesti giusti dopo aver venduto un po’ di big. Non sono da scartare anche i nomi di Faggiano e Meluso, come non è da scartare l’idea di un possibile ruolo per l’ex Ciccio Montervino. Daniele Faggiano ha voglia di rimettersi in gioco dopo l’esperienza alla Sampdoria. Non passò invece inosservata la presenza all’Arechi dell’attuale ds del Napoli, in occasione di Salernitana-Sassuolo. Il dirigente calabrese non resterà in azzurro, dove De Laurentiis ha intenzione di ripartire dal salernitano Manna, che a sua volta dovrebbe lasciare la Juve. Il 30 aprile è scaduta l’opzione di rinnovo unilaterale che De Laurentiis ha fissato sul contratto del suo direttore sportivo. Meluso potrebbe essere libero di pre-accordarsi con altri club. Se la scelta dovesse ricadere su di lui, si tratterebbe di un innesto di grande conoscenza del campionato cadetto. Non è da escludere anche una virata su un profilo dirigenziale giovane, più fresco. Allo Stirpe in tribuna, per Frosinone-Salernitana, c’era Francesco Montervino, ex centrocampista (in granata dal 2009 al 2014) e voglioso di rimettersi in gioco da dirigente. È stato ds del Taranto dal 2014 al 2016 e dal 2020 al 2022, del Casarano dal 2022 al 2024 e dg del Nola nell’annata 2019/20. Al momento non risultano contatti tra l’ex Napoli e la società. I casting sono aperti, ma è normale che bisognerà attendere i verdetti dei vari campionati. Il nuovo dirigente avrà anche l’onere di dover scegliere l’allenatore giusto, un profilo che la B l’abbia magari già vinta. Piace tanto Fabio Grosso, che lo scorso anno ha portato in A il Frosinone, ma anche Paolo Vanoli, protagonista col Venezia. Non sono da escludere anche nomi più in alla Pirlo (alla Sampdoria) o alla Aquilani (al Pisa). Ci sono anche allenatori liberi che conoscono bene la cadetteria, come Zanetti, Longo e Corini.

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